Il più antico mercato di Palermo è Ballarò. Si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant'Agata. Il suo nome deriva probabilmente da Bahlara, villaggio presso Monreale da dove provenivano i mercanti arabi. E’ il più frequentato dai palermitani e rappresenta quindi la meta giusta per chi vuol scoprire e conoscere meglio gli abitanti locali. Adibito alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, non mancano i banchi di articoli per la casa, e botteghe di cibi cotti.
Questo perché Ballarò resta aperto fino al tardo pomeriggio, momento della giornata in cui vi sono persone che comprano la cena prima di rientrare a casa. Le “abbanniate” – le grida dei venditori – attirano compratori, semplici curiosi e turisti a cui consigliamo di acquistare qualche specialità tipica della cucina palermitana e siciliana: cipolle bollite o al forno, panelle, cazzilli (crocchette di patate), verdure lesse, polpo e quarume (interiora di vitello) sono vendute in molti banchi.
Altro mercato storico di Palermo è la Vucciria. Situato all'interno del mandamento Castellammare, si estende tra via Roma, la Cala, il Cassaro, la piazza del Garraffello, la via Argenteria nuova, la piazza Caracciolo e la via Maccheronai. Il suo nome deriva dal francese boucherie, cioè la macelleria, unica attività iniziale del mercato. In siciliano “Vucciria” significa confusione, quella delle voci dei venditori che si accavallano alle richieste dei compratori creando un pittoresco miscuglio, tipico dei mercati palermitani. Dopo la fase iniziale, il mercato si ampliò unendo alle macellerie anche la vendita di pesce, frutta e verdura, ciò grazie alla vicinanza con uno degli approdi marittimi dei mercanti. Oggi la Vucciria è un luogo piacevole e suggestivo, dove le “balate” (le lastre di marmo su cui è appoggiata la merce in vendita all’interno delle bancarelle) traboccano di prodotti, ed incantano per i colori e i profumi.
Il Capo è il terzo mercato da non perdere durante una vacanza a Palermo. Situato nell’omonimo ed antichissimo quartiere popolare, si estende lungo le via Carini e Beati Paoli, la via di Sant'Agostino e la via Cappuccinelle. E’ probabilmente il più folkloristico della città, grazie all’incessante vociata dei venditori, alle cantilene in dialetto palermitano che si possono ascoltare nei pressi di ogni banco, ed alle infinite trattative per accaparrarsi uno sconto o un prezzo più basso di quello esposto. Aperto tutti i giorni, e sempre piuttosto affollato, ed è uno dei più importanti smerci alimentari di Palermo: qui infatti si trova di tutto, dalla carne al pesce, dalla verdura alla frutta.
Consigliamo inoltre di fare un salto ai mercati di Borgo Vecchio, tra Piazza Sturzo e Piazza Ucciardone, l’unico aperto fino a tarda serata e luogo di ritrovo per moltissimi giovani; di Lattarini situato nel cuore del quartiere Kalsa, in origine luogo dove si vendevano le spezie; al Mercato delle Pulci, mostra permanente di antiquariato siciliano ed italiano, che si trova a due passi dalla Cattedrale di Palermo, accanto alla Piazza del Papireto.